Posso percepire la NASpI se lavoro o ho lavorato all’estero?

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Oggi cercheremo di capire se è possibile percepire la NASpI o meglio l’ indennità di disoccupazione, se lavoro o ho lavorato all’estero.

Si ha diritto alla NASpI se si lavora o si ha lavorato all’estero?

I mesi di lavoro all’estero vi faranno ottenere un’ulteriore prestazione a sostegno del reddito in Italia, erogata dall’Inps, la cosiddetta indennità di disoccupazione per lavoratori rimpatriati. Si tratta di una prestazione economica il cui importo è calcolato non in base agli stipendi percepiti nell’altro Stato, ma sulla base di retribuzioni convenzionali.

La Naspi spetta, ai cittadini italiani che abbiano lavorato in Stati facenti parte dell’ Unione Europea oppure in stati convenzionati con l’ Italia. Bisognerà tener conto però, di alcune regole. Il cittadino deve essere rimpatriato entro 180 giorni dalla data di fine rapporto, sia che si tratti di licenziamento o mancato rinnovo del contratto e deve ver dichiarato l’ immediata disponibilità al lavoro non oltre i 30 giorni dal rimpatrio.

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Cosa fare

Nel caso in cui rientriate da paesi esteri all’UE, alla domanda deve essere allegato il documento portatile U1. Documento che attesta i periodi di lavoro e il motivo della cessazione. Nel caso in cui non ne disponiate sarà la sede Inps a cui vi affiderete ad richiederlo.

La domanda di disoccupazione non ha termini di presentazione e la richiesta può essere inoltrata tramite il sito dell’ inps se si dispone del codice pin dispositivo o dell’identità digitale spid. Se non siete afferrati in tema di informatica, potete chiamare tranquillamente il servizio clienti e farvi assistere nella domanda.

La durata massima dell’indennità percepita è 180 giorni e decorre dal giorno del rimpatrio, qualora la domanda sia stata effettuata entro una settimana, o dal giorno della richiesta effettuata tra l’ 8° e il 30° giorno dal rientro.