Da marzo del 2020 molti risparmiatori sono andati in panico sentendo la parola patrimoniale. Ma cos’è? Si tratta di una tassa, introdotta dall’esecutivo, in un momento molto particolare per la legislatura. Insomma una situazione di emergenza nata per poter riempire i buchi di bilancio, causati dal debito pubblico. Il Governo è in crisi economica, non vi sono abbastanza entrate di moneta, e, per non richiedere altri debiti, chiede tasse aggiuntivi al cittadino.
Patrimoniale: tutto ciò che c’è da sapere
La patrimoniale nasce nel momento in cui lo stato ha la necessità di abbattere il debito pubblico ormai insostenibile. Per questo motivo, a marzo del 2020 il debito pubblico era già considerato molto eccessivo. Come se non bastasse, arriva la pandemia del covid 19, e tutto diventa ancor più difficile. Non si parla solo dell’Italia, ma di tanti Governi che sono alle prese con il debito pubblico.
Come funziona la patrimoniale
Dopo aver capito cos’è la patrimoniale, non resta da capire come si calcola, in quale percentuale e per chi è rivolta. La patronale viene calcolata basandosi sulla disponibilità monetaria del contribuente. Nello specifico, non si calcola in base ai patrimoni posseduti l’anno precedente, bensì a tutte le ricchezze accumulate negli anni. Viene espressa in percentuale e colpisce maggiormente chi ha più ricchezze.
Come funziona? In pratica, una volta che la patrimoniale viene effettivamente autorizzata, viene effettuato un prelievo forzoso sul conto corrente. Di conseguenza, in un determinato periodo, verranno prelevati dei soldi dal proprio conto corrente talvolta senza rendersene nemmeno conto. Insomma l’intero sistema del risparmio italiano potrebbe essere messo davvero in grande difficoltà.
I conti correnti dei contribuenti saranno svuotati un po’ alla volta e gli italiani si ritroveranno con le mani al muro, senza poter fare nulla.