I prestiti fanno reddito e vanno inseriti nell’Isee?

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Nel momento in cui si è in procinto di fare l’ISEE la domanda che molti si pongono è : i prestiti fanno reddito? In base a cosa avviene il calcolo reddito? I prestiti personali vanno inseriti nell’isee? Cerchiamo di dare una risposta a tutte queste domande.

Isee

Nella DSU, la dichiarazione dei redditi sostitutiva unica, oltre a dichiarare i conti correnti ordinari, è necessario dichiarare le anche tutte le carte prepagate in proprio possedimento. Inoltre è necessario dichiarare altri documenti, tra cui i conti correnti postali ed i depositi i conti di pagamento, i conti vincolati/liberi, i conti bancari transitori ed i libretti nominativi ed al portatore, sia bancari che postali.

Nel caso in cui ci sia qualche prestito personale, deve essere dichiarato nonostante si tratti di una somma da restituire. La somma del finanziamento ricevuto viene considerato come un incremento di ricchezza anche se non è affatto così.

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Nello specifico, nell’ ISEE, viene inserita la giacenza media del conto corrente e il saldo del 31 dicembre dell’anno precedente. La giacenza media viene calcolata tenendo in considerazione in diversi elementi, tra cui le giacenze giornaliere e la somma degli importi ottenuti divisa per 365 giorni.

Nel caso in cui l’ammontare del conto corrente del 31 dicembre è maggiore della giacenza media, verrà inserito questo. In conclusione, i debiti non vengono considerati nei calcoli dell’Isee dato che si tratta di una componente passiva. I contribuenti hanno a loro disposizione una franchigia di 6 mila euro che si andrà a detrarre dalla somma totale del patrimonio mobiliare. Il tetto massimo di franchigia è di 10 mila euro dato che è aumentata di 2 mila euro per ogni componente del nucleo familiare. Inoltre la soglia per ogni figlio nato dopo il secondo sale di altri mille euro.