Come scaricare le spese carburante 2022: benzina, diesel, gas e metano

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Le spese rifornimento per i veicoli possono risultare davvero molto alte. Si tratta di spese importanti soprattutto per un libero professionista, un’azienda o un lavoratore autonomo. Per questo motivo sono tante le persone che che si chiedono se e come è possibile scaricare spese benzina. Cerchiamo di capire qualcosa in più in merito

Come scaricare le spese carburante 2022

Fino a qualche anno bastava semplicemente utilizzare le apposite schede carburante. Successivamente è entrata in vigore della fattura elettronica carburante e i gestori dei distributori sono obbligati ad effettuare un pagamento tracciabile nel caso in cui l’acquirente sia un soggetto passivo di IVA. È stata introdotta questa nuova normativa per mettere fine all’evasione fiscale, ma anche per evitare che vengano manomessi gli importi delle spese sostenute per il rifornimento nel momento in cui si va ad effettuare la dichiarazione dei redditi.

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Spese carburante 2022 come scaricarlo

Dal 2019 è possibile scaricare le spese sostenute per il rifornimento di carburante. Ma come? Innanzitutto bisogna specificare che si possono detrarre spese sostenute per benzina, GPL, metano o diesel.

Per poter fare questa operazione è necessario che il pagamento sia tracciabile, quindi venga effettuato attraverso carta di credito/debito o prepagata, bonifico/assegno bancario o postale, vaglia cambiario/postale, addebito diretto in conto corrente, carta carburante emessa da una compagnia petrolifera.

Ovviamente, come detto precedentemente, è necessario essere in possesso della fattura elettronica rilasciata dal gestore del distributore di carburante.
Le spese detrarre dipendono dal tipo di veicolo in questione. Difatti è possibile detrarre l’iva dal 20% fino al 40%. Infine, nella fattura elettronica rilasciata è d’obbligo che siano contenuti i dati che identificano l’acquirente e la targa del veicolo con il suo chilometraggio.